Savona-Teramo, due processi sportivi entro Ferragosto

TERAMO – C’è una prima revoca per gli arresti domiciliari per Ercole Di Nicola, l’ex responsabile dell’area tecnica dell’Aquila calcio, coinvolto nell’inchiesta "Dirty Soccer". Il gip del tribunale dell’Aquila è infatti il primo giudice a pronunciarsi sulla richiesta presentata dall’avvocato Libera D’Amelio: ordinanza revocata e sostituzione degli arresti domiciliari con l’obbligo di presentrsi periodicamente alla firma presso la polizia giudiziaria. Di Nicola resta però ancora agli arresti nella sua abitazione, perchè sulla richiesta devono pronunciarsi ancora altri 4 gip di vari tribunali italiani, ai quali spetta la competenza per i singoli casi di combine ai fini delle scommesse, come dal capo di incolpazione della Dda di Catanzaro. In attesa di questi passaggi sul fronte penale, Di Nicola come gli altri quattro indagati della presunta combine Savona-Teramo attende invece le decisioni della procura federale che ha fermato le audizioni e si appresta dunque molto probabilmente ai deferimenti. E’ ipotizzabile, come già sostenuto dal presidente federale Tavecchio ieri a margine del consiglio della Federazione calcio, che il Teramo subisca il deferimento per responsabilità diretta, una contestazione che poi l’avvocato Eduardo Chiacchio ritiene di poter smontare in sede dibattimentale, dimostrando l’estraneità del presidente Campitelli alla trattativa che Palazzi sostiene essere stata finalizzata ad alterare il risultato della partita in Liguria del 2 maggio scorso. La richiesta di processo per i tesserati teramani Campitelli e Di Giuseppe potrebbe esser definita entro la prossima settimana e il dibattimento potrebbe aprirsi ai primi di agosto. E presumibile che anche il secondo grado di giudizio sportivo possa celebrarsi entro Ferragosto, data in cui la Lega di serie B vorrebbe arrivare alla composizione dei calendari. Alla vigilia del ritiro di lunedì a Rivisondoli, che darà avvio alla nuova e inedita stagione di Serie B, c’è però chi, nel clan del Teramo, spera ancora e fino alla fine in un deferimento solo per responsabilità oggettiva, soprattutto dopo le audizioni dei tesserati savonesi che hanno negato l’esistenza di una combine su quella partita.